Cercando nella Biblioteca del Castello, tra scaffali polverosi e vecchi volumi, ho trovato sul pavimento una pagina di un libro ormai logorata dal tempo, a stento leggibile. Erano riportate queste parole:
Dal libro "Manticore di Archen":
Dal libro "Manticore di Archen":
MANTICORA:
Possente carnivoro originario del deserto, la Manticora è un cacciatore infaticabile, in grado di abbattere prede grandi tre volte la sua stazza (che è più o meno quella di una tigre siberiana). Afferrate le vittime con i muscolosi arti anteriori, le finisce grazie a un colpo della grossa coda coperta di squame, alla cui sommità si trova un cuneo osseo: quest'arma micidiale è retrattile, proprio come gli artigli. La pelliccia è color amaranto: l'ideale per tendere agguati tra le sabbie rossastre. Le Manticore si spostano sulla scia delle prede (soprattutto grossi erbivori) in piccoli branchi, composti per lo più da femmine e cuccioli che comunicano tra loro attraverso curiosi canti flautati (un po' come fanno i delfini). I maschi adulti invece vagano solitari per la Pianura delle Steppe, tranne che nella stagione degli accoppiamenti. Questa creatura è dotata di un'intelligenza molto sviluppata, che le consente di padroneggiare parole e concetti del linguaggio umano ed elfico.